macchinaadattiva

Il cambiamento è ingrediente essenziale per qualsiasi forma di avanzamento, ma sono in pochi ad accettarlo senza una lacerante lotta interna – documentario Hackers Wanted

In tempi incerti la risorsa più preziosa è la capacità di adattarsi velocemente a situazioni inedite. Essere macchine adattive. Capaci di modificare al volo modelli mentali e abitudini per decifrare meglio quello che succede dentro e intorno a noi. Per farlo bisogna saper cambiare, cosa alla quale opponiamo istintivamente resistenza.

Perché è così difficile cambiare

Programmazione evolutiva. Il nostro cervello rettiliano è programmato a opporre resistenza al cambiamento.  Per milioni di anni cambiare significava letteralmente morire, e questo meccanismo protettivo in passato era un chiaro vantaggio. Non più in un mondo dove solo raramente cambiare comporta reale pericolo di vita.

Avversione alla perdita. Questo pregiudizio cognitivo, anch’esso bagaglio dell’evoluzione, ci porta a dare più peso alle perdite che non ai guadagni. Cambiare significa abbandonare la sicurezza del familiare, e questo viene pesato in modo sproporzionato rispetto ai vantaggi. Nelle parole di Ken O’Connor: “Non abbiamo un’avversione al cambiamento ma alla perdita”.

Costa fatica. Cambiare è un processo che richiede analisi, studio e molta sperimentazione. E’ difficile.

Non ci rendiamo conto che serve. Non solo siamo pessimi a valutare noi stessi, ma anche affetti da numerosi pregiudizi cognitivi che distorcono il nostro modo di pensare. Ci convinciamo che tutto sommato non c’è bisogno di cambiare, o comunque senza urgenza.

Pressione sociale. Viviamo in una società stabile che per mantenersi tale ostacola attivamente il cambiamento. Chi ci sta intorno famiglia, amici, conoscenti spesso offre poco sostegno a cambiamenti personali perché chiama in causa anche loro (“se cambia lui perché non lo sto facendo anch’io?”), e questo mette a disagio.

Software di sistema della macchina adattiva

Devi avere una chiara idea di chi sei. Impara a conoscere i tuoi punti di forza e i tuoi principali tratti caratteriali. Alcuni strumenti utili: Test di Personalità di Jung, Test di Fascinazione, Enneagramma della Personalità.

Conosci i limiti del cervello umano. Il cervello è una macchina estremamente complessa che può ingannare facilmente. Impara come la mente viene condizionata dai pregiudizi cognitivi, dalla scarsa capacità che abbiamo di valutare correttamente le probabilità degli eventi e di comprendere fenomeni esponenziali.

Adotta una “growth mindset”. Growth mindset significa, letteralmente, atteggiamento mentale orientato alla crescita. Ricerche sulla neuroplasticità hanno confermato che anche in età adulta il cervello è capace di “riconfigurarsi”, siamo sempre capaci di apprendere cose nuove. Con tecniche di apprendimento neuroplastiche si possono raggiungere ottimi livelli di competenza anche senza talento naturale. Ci troviamo spesso a ragionare in termini di “fixed mindset”, ovvero capacità predeterminate alla nascita e poco margine di miglioramento nell’arco della vita. Liberandoci da questa gabbia mentale si aprono molte possibilità.

Padroneggia la OODA Loop. Sviluppato dallo stratega militare John Boyd, questo strumento serve per aggiornare continuamente i propri modelli cognitivi e avere sempre la mappa più realistica possibile di quello che succede intorno. E’ un metodo per gestire bene incertezza e ambiguità che sono componenti non eliminabili della vita.

Aumenta la tua larghezza di banda. Viviamo in un mondo che premia l’iper-specializzazione, ma per essere adattivi bisogna avere un sapere molto ampio. Per trovare soluzioni innovative e costruire modelli mentali complessi serve l’impollinazione incrociata di idee provenienti da domini molto diversi della conoscenza umana. Aumenta la tua larghezza di banda. Online ci sono risorse educative gratuite,  puoi seguire corsi su lynda.comcoach.me e ascoltare podcast (qualche  suggerimento: Waking Up, Hardcore History, Tim Ferris Show, James Altucher Show, You Are Not so Smart). Impara ad usare i feed RSS (consigliato il reader Feedly) per incanalare grandi flussi di informazione e usa mappe mentali o software come TheBrain per mettere in relazione le cose nuove che impari e non dimenticarle.

Sopratutto, impara bene l’inglese per avere accesso a molte più risorse. Puoi farlo con Duolingo, e se un po’ d’inglese già lo sai vedi i trucchi e segreti per imparare una lingua di Gabriel Wyner.  le 12 regole per imparare velocemente una qualsiasi lingua di Benny Lewis oppure la guida di apprendimento rapido di Upgradedpoints.com.

Leggi il più possibile. Leggere ti espone a una miriade di idee e concetti che aumenta l’efficacia del cervello nel risolvere problemi e progettare soluzioni. Usa servizi come Blinkist che permettono di aumentare esponenzialmente il numero di libri letti. Consigliabile spendere il tempo necessario per apprendere le tecniche di lettura  accelerata, un investimento che ha un enorme ritorno.

Crea un tuo consiglio di amministrazione personale.  Il modo in cui ti vedi è molto diverso dal modo in cui ti vedono gli altri. Crea un gruppo di persone fidate amici o familiari, meglio se di ambo i sessi ai quali rivolgerti periodicamente per avere feedback senza filtri riguardo a quello che stai facendo e ai cambiamenti che vuoi fare. Così controlli che non ci sono discrepanze tra quello che vedi tu e quello che si vede da fuori, e il sistema genera spesso anche molte idee nuove.

Pensa in termini di sistemi, non di obbiettivi. Gli obbiettivi limitano e rendono fragili. Non raggiungere un obbiettivo può essere vissuto come un fallimento, condizionando iniziative successive.  Non cambiamo un’obbiettivo in corso d’opera, anche quando sarebbe opportuno, perché dimostrerebbe che siamo inconcludenti e incapaci di andare fino in fondo. E’ molto meglio ragionare in termini di sistemi facendo particolare attenzione al processo.  Con questo approccio gli obbiettivi si usano in modo flessibile  per valutare il progresso lungo un percorso, piccoli pezzi del puzzle dinamico che è il sistema. Per andare a fondo sull’argomento: “How to Fail at Almost Anything and still Win Big“.

Diventa antifragile.  Resilienza significa affrontare le difficoltà senza lasciarsi sopraffare e rialzarsi quando si cade. Essere antifragile significa coltivare la capacità non solo di rialzarsi, ma anche di essere più forti di prima. Vedi “Antifragile”  di Nassim Nicholas Taleb.

Strategie pratiche per diventare una macchina adattiva

La sperimentazione come modus operandi. Trasforma la tua vita in un esperimento dove stai sempre imparando cose nuove, perdendo l’equilibrio e ampliando le tue conoscenze. Fissa una tabelle di marcia puoi partire con qualcosa di semplice come leggere almeno un libro nuovo a settimana e cimentarti in una nuova attività al mese e poi aggiusta il tiro in corso d’opera. Quantifica i tuoi progressi, è uno stimolo a continuare e acquisisci sicurezza vedendo la strada fatta. Per farlo usa un taccuino, uno smartphone (qualche idea) un foglio calcolo o un calendario.

Padroneggia le abitudini. Sono mattoni importanti per creare struttura e  liberare risorse mentali. Prendere decisioni costa fatica (decision fatigue) e svuota il serbatoio della forza di volontà. Coltiva l’arte dell’abitudine. Crea abitudini per ogni cosa, dalla preparazione della colazione a come vestirti a cosa fare prima di andare a letto, e migliora continuamente il processo. Circa il 40% delle nostre azioni quotidiane sono governate da abitudini quindi incidono molto sulla qualità di vita. Alcune ottime risorse: il Ciclo delle AbitudiniThe Power of Habit (libro di Charles Duhigg), zenhabits.net.

Riduci le distrazioni. Sono  la Kriptonite che riduce capacità cognitiva e ci rende inefficaci. Sul post “Trovare Tempo” elenco alcune strategie pratiche per riprendere il controllo della tua vita digitale e ridurre le distrazioni.

Crea un’atmosfera positiva intorno a te. Quando trasformi la tua vita in un caotico laboratorio è importante avere intorno un ambiente che offre supporto. Se hai una famiglia spiega bene quello che stai facendo, col loro appoggio vai più lontano. Il cambiamento fa paura perché costringe chi viene in contatto con te a chiedersi perché non sta facendo altrettanto. Questo può creare inimicizia e tensioni. Bisogna avere il coraggio di fare scelte drastiche e rimuovere elementi di tossicità che siano cattive abitudini, rapporti a binario morto, elementi di arredo che ti deprimono o attività che per te non hanno alcun senso.

Alimentazione ed movimento sono fondamentali. La macchina umana non funziona bene se non viene alimentata e movimentata correttamente. Non ragionare in termini di diete e esercizio fisico, circoscritti nel tempo e di importanza secondaria. Meglio pensare in termini di alimentazione e movimentazione del corpo come uno stile di vita, processi da affinare in continuazione. Alimentazione e movimento impattano tutti i sistemi del corpo, dalla replicazione cellulare che governa l’invecchiamento e combatte le malattie al corretto funzionamento del cervello. Post futuri andranno più a fondo su questi argomenti, ma per partire suggerisco “La cura per tutto” di Timothy Caulfield  e questa breve guida pratica all’alimentazione (PDF, 300Kb).

Risorse:

  1. Massim Nicholas Taleb – Antifragile
  2. Scott Adams – How to Fail at Almost Anything and Still Win Big
  3. Carol Dweck – Mindset
  4. Charles Duhigg – The Power of Habit
  5. Dan Coyle – The Talent Code
  6. Dean Buonomano – Brain Bugs
  7. Hal Elrod – The Miracle Morning
  8. Timothy Caulfield – The cure for Everything
  9. Freakanomics.com
  10. YouAreNotsoSmart.com
  11. Programma nutrizionale centojanski.com (PDF, 300Kb)